Presentazione
La possibilità di ricevere assistenza medica, per chi sia ammalato o infortunato a bordo di un’unità navale, è un valore aggiunto in termini di salvaguardia della vita umana in mare, tanto per chi va in mare per motivi professionali quanto per chi ci va per motivi ludico-sportivi.
Il Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.), Ente del Terzo Settore che opera sin dal 1935, con la propria capillare organizzazione, è di sicuro un’eccellenza nazionale capace di rispondere con efficacia ed efficienza a questa richiesta di assistenza medica a distanza e rappresenta, pertanto, un importante punto di riferimento per chi, in mare, abbia necessità di cure mediche.
Tale ruolo ha avuto il suo massimo riconoscimento con il Decreto, datato 15 aprile 2002, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro della Salute, con il quale il C.I.R.M. è stato designato Centro Italiano Responsabile dell’Assistenza Telemedica Marittima (Telemedical Maritime Assistance Service – T.M.A.S.), in attuazione delle raccomandazioni contenute nella Circolare IMO, n°960 del 20 giugno 2000.
Nella qualità di TMAS italiano, il C.I.R.M. ha la responsabilità di fornire consigli ed assistenza medica, suggerire la possibilità medica di trasbordare gli ammalati traumatizzati ed assistere l’Autorità marittima, nell’esercizio delle sue funzioni in materia di salvaguardia della vita in mare; il tutto al fine di assumere la decisione più appropriata in ordine alla migliore gestione e cura, appunto, di persone in mare che richiedono un’assistenza sanitaria.
La necessità di dare un quadro omogeneo in termini di risposta concreta all’emergenza sanitaria, che potrebbe determinarsi per chi va per mare, sin dal 2011, ha portato il Comando generale delle Capitanerie di porto, con il Ministero della Salute ed il C.I.R.M., a dare vita ad un protocollo teso ad individuare le “Procedure per l’assistenza medica in mare in situazioni di emergenza” e, in particolare, a regolamentare quelle situazioni emergenziali per le quali è indispensabile il trasbordo, medical evacuation (MEDEVAC).
Dette procedure non potevano che muovere da quanto previsto dal paragrafo 6 dell’Annesso 1 della Circolare IMO n. 960 del 20 giugno 2000, proprio in ragione della necessità di predisporre un testo di riferimento nazionale, volto a regolare i rapporti di collaborazione tra Amministrazioni ed Enti coinvolti nell’assistenza medica in mare.
È di tutta evidenza che se l’emergenza si verifica a bordo di unità navali maggiori, dotate di idonee strutture e personale sanitario, la stessa può trovare una risposta medica più efficace, anche attraverso la telemedicina, tale da non determinare la necessità di ricorrere ad un’operazione di trasbordo (MEDEVAC), che, peraltro, è molto impegnativa e per sua stessa natura anche rischiosa.
Ma quando la stessa si determina a bordo di unità minori, ovvero da diporto, che possono essere relativamente piccole e quindi non dotate di spazi e mezzi idonei alla gestione di un’emergenza medica, la telemedicina ed il supporto del C.I.R.M. diventa fondamentale per consentirne una positiva evoluzione.
Pertanto l’iniziativa di realizzare il presente Manuale di Primo Soccorso. Gestione delle Emergenze Mediche in Mare per il Diporto Nautico, ovvero offrire al diportista un testo di facile consultazione sulle nozioni basilari di primo soccorso, al fine di poterle applicare nell’immediatezza durante la gestione delle prime fasi dell’emergenza medica, va proprio nella direzione di rendere ancora più efficace ed efficiente il modello di risposta all’emergenza sanitaria per chi va per mare.
Nicola Carlone
Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera
Prefazione
Chi sta male trovandosi in mare è svantaggiato rispetto a chi si trova sulla terraferma in termini di accesso alle cure mediche, sia in situazioni di emergenza che per quanto riguarda un’assistenza di base. Questo perché a bordo della maggior parte di navi/natanti non è disponibile personale medico o sanitario qualificato e la posizione dell’imbarcazione può essere tale da fare raggiungere un porto in tempi non rapidi.
L’assistenza radio medica marittima nel passato e la costituzione più recente dei Telemedical Maritime Assistance Services (TMAS) (Circolare International Maritime Organization, IMO MSC 960/2000) hanno consentito di ovviare, in un certo qual modo, al problema dell’assistenza medica di chi si trovi in mare. Persone che, grazie alla telemedicina, possono essere assistite con ragionevoli livelli di qualità. Qualità dipendente anche dal grado di interazione con i medici di terra e dalla disponibilità, a bordo, di farmaci e presidi medici.
Quanto sopra vale soprattutto per grandi navi in navigazione, che dispongono di spazi e mezzi abbastanza adeguati anche in termini di formazione. La situazione è notevolmente più complessa nel caso di patologie o infortuni a bordo delle imbarcazioni da diporto, che possono essere relativamente piccole.
Se una imbarcazione è in grado di raggiungere la terraferma in poco tempo, a meno che non ci si trovi davanti ad un evento grave, la necessità di fare ricorso a consigli telemedici è probabilmente meno rilevante rispetto ad una nave che debba impiegare tempo per raggiungere un porto. Tuttavia, per evitare che gli esiti di una patologia o di un infortunio possano aggravarsi nel periodo tra quando l’evento si sia manifestato o verificato ed il momento del soccorso a terra, è importante che anche i diportisti abbiano una formazione minima ma efficace di primo soccorso elementare e gestione delle emergenze mediche in mare.
Formazione che deve essere caratterizzata prevalentemente da aspetti di tipo pratico così da contribuire a ridurre, per quanto possibile, operazioni di trasferimento d’urgenza per ragioni mediche (MEDEVAC). Operazioni che, sebbene a volte siano indispensabili, sono per propria natura rischiose e costose.
Il modo più semplice per richiamare le nozioni di primo soccorso elementare ed applicarle alla gestione delle emergenze mediche è quello di disporre di un testo di facile consultazione ed orientato alla realizzazione di azioni da mettere in pratica. In tale ambito si inserisce questo Manuale di Primo Soccorso. Gestione delle Emergenze Mediche in Mare per il Diporto Nautico. Manuale che vuole offrire un riferimento pratico su cosa fare nelle diverse situazioni che si possono presentare a bordo in termini di patologie improvvise o emergenze mediche.
Un ringraziamento va a tutto lo staff medico e tecnico-amministrativo del Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.) e del nostro spin-off tecnologico CIRM SERVIZI per la collaborazione e la condivisione della propria esperienza grazie alla quale è stato realizzato questo Manuale. Un ringraziamento alla Idelson-Gnocchi per il supporto e la bella veste di questo volume. Un grazie particolare, infine, al nostro grafico/disegnatore Sig Vincenzo Del Regno, che ha realizzato con pazienza e precisione le illustrazioni che accompagnano il testo del Manuale.
Prof. Francesco Amenta
Presidente della Fondazione Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.)
Centro Italiano Responsabile dell’Assistenza Telemedica Marittima
INDICE
1. ISTRUZIONI PER IL SOCCORSO E L’ASSISTENZA
2. COME VISITARE UNA PERSONA CHE SI AMMALA A BORDO. SEGNI E SINTOMI DELLE MALATTIE PIÙ FREQUENTI
3. LE CAUSE PIÙ FREQUENTI DI PATOLOGIE A BORDO E COME AFFRONTARLE
4. ELEMENTI DI IGIENE E PREVENZIONE
5. ELEMENTI DI AUTOMEDICAZIONE
6. FARMACI E PRESIDI SANITARI A BORDO