Presentazione
Ci sono pochi luoghi che incarnano la complessità dell’esistenza umana come gli ospedali.
In queste istituzioni affollate e spesso frenetiche, si intrecciano le storie di migliaia di persone, ciascuna con la propria esperienza di malattia, guarigione, paura, speranza. Gli ospedali sono spazi dove la fragilità umana si incontra spesso con l’innovazione tecnologica, in cui la compassione si intreccia con la scienza e dove il miracolo della vita viene celebrato accanto al mistero della morte.
Nel corso dei secoli, gli ospedali sono cresciuti da semplici rifugi per i malati a complesse organizzazioni di sempre più difficile gestione, dove il progresso scientifico si incrocia con l’arte di prendersi cura e con una complessità che continua ad aumentare, in un mondo in tempesta travagliato da molteplici crisi.
Erano molti anni che non si scriveva un manuale sull’ospedale nel nostro Paese, con questo libro intendiamo colmare questo gap e dare un punto di riferimento aggiornato a tutti coloro che lavorano negli ospedali italiani in ruoli gestionali o professionali, ma anche a tutti i lettori curiosi di capire meglio il funzionamento di questa complessa macchina tecnica e organizzativa.
Per favorire la diffusione abbiamo immaginato un accesso gratuito alla versione elettronica del manuale, reso possibile dalla generosa partnership di COPMA, importante Società Cooperativa italiana con cui abbiamo numerose collaborazioni di ricerca e che ringrazio sentitamente, ed è per questo che il libro potrà essere scaricato gratuitamente da chiunque lo desideri.
Il lavoro editoriale è stato svolto da chi scrive insieme con Patrizia Laurenti e Carlo Favaretti; abbiamo coordinato un gruppo di autori di grandissima competenza e professionalità che ci hanno consentito di coprire tutte le aree di interesse con rigore ed esaustività.
Questo manuale viene pubblicato dalla Casa Editrice Idelson Gnocchi, nostro storico partner editoriale.
A tutti va il mio ringraziamento.
Particolare gratitudine voglio esprimere agli autori delle tre prefazioni: Guido Bertolaso, Roberta Siliquini ed Eugenia Tognotti che, ognuno dalla propria prospettiva professionale, tracciano la strada per la lettura di un manuale che mi auguro possa trovare il gradimento di un’ampia schiera di lettori.
Buona lettura.
Walter Ricciardi
Prefazione
Sento un preoccupante pessimismo sul futuro della sanità pubblica. Lo sento dai media e dai dibattiti nei meeting scientifici, lo percepisco dal disagio dei colleghi e dalle proteste dei cittadini quando il sistema pubblico non riesce a garantire prestazioni tempestive, e a volte di qualità, dalla frustrazione di chi deve fare quadrare il bilancio tra riduzione del budget e aumento della domanda.
La responsabilità che la Giunta Regionale ha voluto assegnarmi con la delega al Welfare della Regione Lombardia è difficile e complessa. Muoversi in un contesto di preoccupante pessimismo non è semplice, ma ho maturato una lunga esperienza nell’affrontare le sfide, anche quelle che sembravano impossibili. E ho accettato molto volentieri questa nuova sfida. Nuova perché le esperienze che sinora ho maturato avevano come focus il governo dell’emergenza. È stato così anche con la gestione della campagna vaccinale durante la crisi pandemica, in una regione duramente colpita non solo dalla furia devastante del virus, ma anche nell’orgoglio di sentir venire meno la fiducia dell’opinione pubblica sulla sua capacità di reazione. Abbiamo reagito, e abbiamo vinto la battaglia grazie a un sistema che abbiamo rimesso in moto. Oggi la sfida è ancora più importante. Si tratta ora sia di affrontare l’emergenza sia di ripensare un sistema che non solo affronti le emergenze, ma soprattutto avvii azioni che guardino al futuro, oltre la legislatura che mi vede coinvolto. Si tratta ora sia di affrontare l’emergenza sia di ripensare un sistema con un progetto a lungo termine.
L’eccellente lavoro di Walter Ricciardi, Patrizia Laurenti, Carlo Favaretti e di numerosi Autori va in questa direzione e non poteva essere altrimenti! Guarda al futuro iniziando dal luogo che, da sempre, vede nella cura delle sofferenze il focus della sua azione. Il manuale ripropone questo affascinante percorso. L’ospedale è passato dal «luogo dove il malato riceveva ospitalità e assistenza», «al luogo in cui sono erogate le prestazioni che, per acuzie e/o complessità, non possono essere garantite se non in regime di ricovero». Ovvero, il modello ospedaliero è pensato come anello di una catena assistenziale che necessita di continuità e integrazione con l’assistenza e le cure territoriali.
Ma questo passaggio non è ancora giunto a piena maturazione. Le inappropriatezze di ricovero, spesso dovute all’inadeguatezza delle cure intermedie, e alla carenza di strutture che sappiano fare da cuscinetto tra territorio e ospedale, sono ancora troppo diffuse. Dobbiamo correggerle se vogliamo avviarci a una visione della sanità pubblica che sappia uscire dalla semplice equazione (più risorse = migliore qualità). La realtà è molto più complessa di un’equazione di primo grado! Ma non basta. Dobbiamo guardare al futuro, immaginare quali funzioni l’ospedale dovrà svolgere nei prossimi anni, costruire scenari credibili per orientare l’edilizia ospedaliera.
È questa la principale sfida che il manuale lancia e che noi raccogliamo perché è parte integrante del nostro impegno programmatorio. Siamo chiamati a immaginare nuovi modelli tipologici nosocomiali che sappiano affrontare la complessità insita nel progettare e costruire una struttura già «vecchia» alla consegna delle chiavi. Il requisito della flessibilità è di cruciale rilevanza in questo contesto a causa dell’incertezza delle future evoluzioni del quadro epidemiologico e i continui cambiamenti negli approcci e nelle prassi clinico-terapeutiche. Ma non solo, il richiamo alla qualità del progetto architettonico, alla configurazione di un ambiente fisico che sostenga i pazienti e le loro famiglie e all’utilizzo di risorse tecnologiche innovative non possono che costituire elementi chiave per la realizzazione di un modello che sappia conciliare salute e sostenibilità in termini globali.
In conclusione, questo prezioso manuale ispirato da Walter Ricciardi, partendo dalla storia dell’ospedale moderno, offre una testimonianza degli attuali orientamenti, un contributo operativo per la sua gestione, una lucida visione del suo futuro e un punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori e per chi voglia capire meglio la direzione della nostra sanità.
Come sempre accade con Walter quando decide di lasciare il segno.
Guido Bertolaso
INDICE
1. La storia, moderna e contemporanea, dell’ospedale. Quando tutto ebbe inizio
2. Ospedale come soggetto giuridico: elementi essenziali
3. Anatomia e fisiologia dell’ospedale
4. Igiene Ospedaliera
5. Il rischio in ospedale
6. Responsabilità dell’ospedale: inquadramento normativo
7. Personale sanitario: caratteristiche ed impatti sui modelli di gestione della salute e sicurezza del lavoro
8. Il moderno management sanitario dell’ospedale
9. La leadership in ospedale: strategie e conoscenze per stare al passo con le sfide ospedaliere correnti e future
10. La trasformazione digitale e le riforme più recenti
11. La governance e i percorsi clinici. Le reti e l’integrazione con il territorio
12. Value based health care 3.0
13. Nuovi modelli di finanziamento per ospedali sostenibili
14. Sistemi informativi e di supporto alle decisioni. Come l’info telematica abilita la rivoluzione clinica nel terzo millennio
15. La gestione strategica delle tecnologie in ospedale e l’Health Technology Assessment
16. Umanizzazione e personalizzazione
17. La ricerca in ospedale
18. Insegnamento in ospedale. Formazione tradizionale e innovativa
19. L’ospedale del futuro
20. Edilizia ospedaliera
21. Vaccinazioni in ospedale
22. L’ospedale per la salute planetaria
23. L’ospedale dal punto di vista civico
24. Comunicare per “curare” la salute e il business negli ospedali
25. Comunicare la salute: un approccio istituzionale alla comunicazione esterna