Nell’arco di poco più di vent’anni, la Tomografia Computerizzata clinica ha avuto un’evoluzione tumultuosa; dalle generazioni successive di apparecchiature “convenzionali”, alla TC spirale, alla TC multistrato che, con un numero di corone di detettori che sembra moltiplicarsi ogni giorno di più, da apparecchio ad apparecchio, da Ditta a Ditta, costituisce un percorso il cui finale è ancora di là da venire. Con i suoi continui progressi tecnologici la TC è divenuta, insieme all’ecografia, una metodica di larghissimo impiego nella pratica clinica, con notevole impatto nella gestione diagnostica e terapeutica del paziente(…) Ai fini di una sempre maggiore conoscenza dei diversi aspetti patologici dei vari organi ed apparati ottenuti con questa metodica esiste già una vasta ed utile trattatistica, italiana e straniera. Non sono molte, invece, le raccolte di immagini che mirano all’apprendimento. Lo scopo di questo Atlante è appunto quello di fornire una serie di esempi paradigmatici della morfodensitometria patologica, che possa fungere da guida ai fini di un’attenta e sicura interpretazione. Riteniamo che in un’epoca come la nostra, insieme orientata e disorientata dalla moltitudine delle immagini che le vengono continuamente proposte, uno strumento che si proponga come filo conduttore di un discorso tecnico, atto a dipanare l’intricata matassa dei vari aspetti delle patologie umane, può essere particolarmente utile. Per quanto riguarda il testo che si è scelto di abbinare alle immagini, esso ha due componenti sostanziali , l'”Atlante” e le “Schede” clinico-radiologiche. Nel primo abbiamo cercato di dare una risposta ad un quesito che noi per primi, molte volte, ci siamo posti nella pratica clinica: quale è esattamente il reperto al quale mi trovo di fronte? – e soprattutto – quali ne sono le cause? Si è cercato di fornire così una guida ragionata alla pattern recognition che, a differenza di altri pu validi testi di diagnostica-differenziale, partisse dalle motivazioni dei reperti e no direttamente dalle malattie. E’ infatti dai primi che la “mente diagnostica” del Radiologo deve quotidianamente iniziare, per poi arrivare alle seconde, scopo ultimo della sua attività professionale. Con le “Schede” si è cercato infine di creare un ponte tra le possibilità che la semeiotica illustrata nell'”Atlante” offre e le necessità che la pratica clinica comporta, inserendo la TC nei protocolli di valutazione delle maggiori problematiche che si creano nella pratica quotidiana.
PARTE I – IL CAPO
– Cranio
– Sistema nervoso centrale
– Sella turcica
– Orbite
– Rocche petrose
– Massiccio facciale e seni paranasali
PARTE II – IL COLLO
– Cavità orale, faringe e spazi superiori del collo
– Ghiandole salivari
– Laringe e spazi inferiori del collo
– Tiroide e paratiroidi
– Vasi cervicali
– Linfonodi cervicali
PARTE III – IL TORACE
– Parete toracica
– Pleura
– Polmone
– Vie aeree
– Mediastino e linfonodi toracici
– Aorta toracica
– Cuore
– Albero arterioso polmonare
– Vene toraciche
– Esofago
– Diaframma
PARTE IV – L’ADDOME E LA PELVI
– Parete addominale
– Fegato e sistema portale
– Colecisti e vie biliari
– Pancreas
– Milza
– Tratto gastroenterico
– Cavità peritoneale
– Retroperitoneo
– Linfonodi addomino-pelvici e inguinali
– Distretto aorto-iliaco e vasi splancnici
– Vena cava inferiore
– Surrene – Rene
– Vie escretrici superiori e vescica
– Prostata e vescicole seminali
– Utero – Annessi
PARTE V – LE ESTREMITA’
– Ossa, aspetti generali
– Articolazioni, aspetti generali
– Spalla
– Bacino, articolazioni sacro-iliache e articolazioni coxo-femorali
– Ginocchio
– Caviglia
– Muscoli e tessuti molli
– Vasi degli arti
PART VI – IL RACHIDE
– Colonna vertebrale
– Dischi intersomatici
– Canale spinale